Prima di tutto va considerato lo stato del palazzo, soprattutto se si tratta di una costruzione non proprio recente. Non è detto, infatti, che i tetti reggano il peso delle piante a cui va aggiunto quello esercitato dagli agenti atmosferici, come pioggia o neve. Inoltre, e non è cosa da poco, la spesa iniziale è piuttosto consistente (si stima tra i 40 e i 100 euro al metro quadro, anche se però è compresa tra quelle a cui sono destinati i bonus fiscali per le riqualificazioni. Ultima cosa da valutare molto attentamente è la tipologia di piante da seminare che deve essere perfettamente adattabile al clima di ciascuna zona.
Ma se questi sono i dettagli a cui bisogna pensare bene prima di iniziare l’opera, i vantaggi che ne conseguiranno sono molteplici. Si parte prima di tutto dall’<strong>abbattimento dei consumi</strong>, visto che un tetto vegetale attenua l’effetto isola di calore e migliora tutto il microclima, oltre a rendere l’aria più salubre. Per di più si abbatte l’inquinamento acustico e si dà un importante contributo all’arricchimento delle biodiversità sia vegetali che animali. I <strong>tetti verdi</strong>, infine, garantiscono un importante abbattimento del rischio idrogeologico, visto che frenano l’effetto run-off delle piogge, ossia quello per cui in periodi di grosse precipitazioni l’acqua rallenta il suo corso verso gli scarichi, trovando la barriera verde.